Picciotto – “Rapporti – Cap. 1 / Christian vs. Picciotto”

Il nuovo album di Picciotto – In radio dal 12 aprile

Picciotto presenta il suo settimo album, “Rapporti”, un concept di 20 canzoni suddivise in 4 capitoli. Una scelta controcorrente e provocatoria che prova a stimolare domande negli ascoltatori, le stesse sulle quali Christian ha riflettuto nella lunga gestazione del disco. Partendo dal classico scontro tra persona e personaggio (Christian vs. Picciotto) e attraversando temi sociali (Real vs. Fake), musicali (Music vs. Business) e sentimentali (Love vs. Love) i 4 blocchi composti da 5 canzoni ciascuno analizzano gli incontri/scontri da più punti di vista evidenziando una crisi tra le generazioni sempre più scollate dopo il periodo pandemico. Per Picciotto la musica è sempre stato volano di riflessione e sfogo, strumento salvifico che da quasi vent’anni porta sui palchi e tra i banchi di “scuole di frontiera” come educatore. Nell’album il sound è trasversale, accarezza l’old school senza sdegnare la trap, voli pindarici tra ritornelli indie e cassa dritta, rime crude e accenni cantautoriali, un mush up di contaminazioni sonore dove il leit-motiv sono i testi e gli spunti su come oggi ci rapportiamo a noi stessi e agli altri. Ghemon e Serena Brancale tra i featuring di spicco insieme a tutti i giovani talenti de Lo Stato Dell’Arte, label discografica a sfondo sociale creata da Picciotto all’interno di un bene confiscato alla mafia, produzioni affidate a Gheesa (così come mix e master) e collaborazioni con John Lui, Dnvr & Freccia e Dj FastCut. Da Marzo in tour con un live presentato sia in band che col dj a seconda dei contesti.

Christian Paterniti aka Picciotto, palermitano. Dopo 3 dischi e centinaia di concerti con la sua band GenteStranaPosse avvia un percorso come “Picciotto” producendo per l’etichetta Irma Records i dischi “Piazza Connection” (2015), “StoryBorderline” (2016) e “Terapia” (2019). Il suo è un rap di forte denuncia sociale, nasce e si sviluppa nei centri sociali occupati allargandosi e affinandosi negli anni su vari palchi della penisola ed essendo conseguenza naturale del suo impegno sociale. Da quindici anni infatti si occupa di laboratori di “scrittura creativa” incentrati sul rap e di progetti di contrasto alla dispersione scolastica lavorando nelle scuole e in diversi quartieri popolari di Palermo provando a sensibilizzare i minori, ex detenuti e i giovani “drop-out” all’arte della scrittura e della musica come mezzi espressivi di forte riscatto ed emancipazione. Vincitore del premio “Musica contro le mafie” nel 2017 con la canzone “Amarcord 2.0” e premiato a Casa Sanremo durante il Festival dove presenta “Capitale” canzone diventata inno di “Palermo Capitale della Cultura 2018”. Nello stesso anno Picciotto si reca in Libano ad esibirsi come rapper nei campi profughi di Beddawi,Tripoli e Nar Al Bared a dimostrazione ulteriore di quanto la musica supera i confini e le distanze mentali per divenire sempre di più arma di riscatto individuale e collettivo. Successivamente il tour suonato in band lo porta sui palchi di importanti Festival come il Carroponte a Milano, lo Sherwood a Padova e il Newroz a Napoli, aprendo importanti live come quelli di Salmo,Clementino e Manu Chao ed esibendosi anche come unico guest ad apertura del tour di Caparezza. Nel Luglio 2021 riceve il premio “Noise Symphony Indieffusione” alle finali del concorso “ Voci per la libertà” per Amnesty International con la canzone “Bimbi”. Da sempre attento a ciò che succede nella sua città, contribusice alla crescita di tanti talenti musicali attraverso il format Palermo Suona e l’organizzazione del Beat Full Festival e da Settembre 2021 lavora assiduamente alla formazione di un roster di giovani artisti creando l’etichetta “Lo Stato Dell’Arte” della quale è presidente ed editore. Il progetto discografico ha sede in un bene confiscato alla mafia riqualificato da una decina di giovani talenti individuati e prodotti da Picciotto e viene presentato in prima serata su Rai 3 nella trasmissione “Che ci faccio qui” condotta da Domenico Iannacone. Nel Maggio 2022 Picciotto viene premiato dal Sindaco Orlando con la preziosa tessera del mosaico di Palermo per il suo impegno musicale sociale. Il 2024 è l’anno di “Rapporti”, concept album che mischierà Yin e Yang di Picciotto attraverso quattro “capitoli” composti da canzoni che inquadreranno quattro incontri / scontri su vari argomenti affrontati da diversi punti di vista.

Etichetta: 
Orangle Srl – www.oranglerecords.com
Lo Stato Dell’ Arte – https://www.instagram.com/lostatodellartepa/ 

Spotify: https://open.spotify.com/intl-it/artist/1WZ9a3U80W0lbwAFxlkFum?si=UMl1DFp9QaCJMSmXL-kMzg 
Instagram: https: //www.instagram.com/picciotto_real/?hl=it 
Youtube: https://www.youtube.com/@LoStatoDellArtePA 

Gianluca De Rubertis “L’equazione del destino”

Esce il 12 aprile il nuovo album

Dieci tracce di pop cantautorale, con echi della tradizione italiana, ed un linguaggio ricercato nei testi, tipico dell’artista e polistrumentista.

Il quarto disco di Gianluca De Rubertis ha un taglio decisamente pop cantautorale che segna una sintesi del percorso artistico fin qui attuato e fonde, nelle sue dieci tracce, l’immediatezza melodica del precedente album “La violenza della luce”, all’usuale ricercatezza dei testi, testi che agilmente percorrono argomenti cruciali dell’esistenza: dall’amore puro a quello più passionale, dal ricordo all’incombere dei destini degli uomini, dal dolore alla paura, dal mistero alla società. 

Il suono è solido e improntato alla sintesi, la voce in primo piano ci fa immergere immediatamente nella profondità delle parole. 

“L’equazione del destino” è un album pop attuale con rimandi ad un passato glorioso di tradizione cantautorale italiana. 

Il disco vede le featuring di Dente (ne “Il concetto di virtù”) e di Camilla dei ROS (in “Eterno rosso”).

La title track del nuovo album del cantautore salentino.

lo stesso giorno del suo quarto album in studio fuori anche il singolo  che porta lo stesso titolo ,“L’equazione del destino”.È un brano granitico e orecchiabile al contempo, in cui ci si domanda quando e se riusciremo mai a risolvere le distanze del comunicare umano.

TRACK BY TRACK ALBUM E BIOGRAFIA GIANLUCA DE RUBERTIS

Edizioni: Cramps Music 
Distribuzione: ADA Italy

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Twitter: @gderubertis

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Cosmopòliti – L’album “Linfa”

L’album della band palermitana vincitrice dell’undicesima edizione del prestigioso “Premio Lucio Dalla 2023” sugli stores digitali dal 23 dicembre

Linfa” è il nuovo lavoro discografico dei Cosmopòliti, in uscita sui principali stores digitali. Dopo la pubblicazione dei singoli di lancio “Ho dentro un pensiero”, “Falsi dei”, “In Fondo Al Cuore”, “Solita Storia” e “A lei”, applauditi da pubblico e critica, la band presenta il nuovo album “Linfa” che segna ufficialmente il ritorno sul mercato discografico nazionale. Nel frattempo, i Cosmopòliti stanno preparando un concerto evento per la presentazione dell’album in anteprima nazionale e presto, dai loro profili social, annunceranno data e info.

L’album, disponibile dal 23 dicembre, contiene dodici tracce che raccontano l’evoluzione musicale della band attraverso sensazioni, emozioni, storie vissute da ogni singolo componente, tradotti in musica. Un’evoluzione data dal fatto che si tratta di un lavoro che viene ripreso a distanza di tempo per essere sugellato con l’intenzione di far conoscere la propria musica a un pubblico più ampio. L’ultima traccia, “Linfa”, quella che dà il titolo all’album, è di nuova scrittura e vuole incitare a riprendere da dove si era interrotto con la stessa voglia di allora, quella voglia data dalla forza interiore dei Cosmopòliti che era stata messa semplicemente in standby.

Track By Track

https://direzione816.wixsite.com/servicepromo/cosmopolitilinfa

Storia della band

I Cosmopòliti nascono nel 1990 a Palermo affascinati dal Med-Rock; decidono pertanto di sperimentare sonorità, intrecciando melodie rock con le diverse influenze del panorama culturale e musicale di una terra che affonda le proprie radici nella mescolanza straordinaria e unica delle contaminazioni portate dai popoli d’oltremare. “Cosmopòliti” esprimeva il bisogno di essere cittadini del mondo, attraverso messaggi universali con cui toccare le corde dell’anima. L’eterogeneità sonora dei popoli mediterranei li affascinava, non volevano essere accademici, ma decisamente istintivi. La band milita per dieci lunghi anni nel panorama musicale locale e nazionale, maturando innumerevoli esperienze tra festival, manifestazioni, ospitate in radio e tv partendo dalla vittoria del “Notamatch”, nel 1991, gara tra band palermitane che li porta ad incidere il loro primo 45 giri; sono ospiti ad una manifestazione al Palazzo del Turismo di Riccione (RN); registrano la loro prima demo-tape dal titolo “Mantra”; partecipano alla selezione regionale di “Arezzo Wave” e nel 1996 alle semifinali del “Festival Di Castrocaro” (FC). Tanti i palchi, le piazze tra cui lo Spazio Rock della Favorita per “Palermo di Scena”; finalisti al “Festival di Caltanissetta” (CL); presenti alla manifestazione “Non Dire No Live Concert”, prima giornata Nazionale donazione e trapianto di organi, organizzata dai maggiori comuni d’Italia e trasmessa in diretta Rai. Tanti concerti, innumerevoli ore di prove, pagine di giornali, foto e passaggi radiotelevisivi. Essendo poco più che ventenni la vita li porta ad intraprendere strade lavorative e musicali diverse e la band si scioglie pacificamente. Con lo scoppio della pandemia, la voglia di riprendere da dove avevano lasciato li spinge a ricominciare, con l’ultima formazione di allora. Oggi si ritrovano con cinque singoli disponibili sui maggiori digital store rispettivamente dal titolo “Ho dentro un pensiero”, “Falsi dei”, “In Fondo al Cuore”, “Solita Storia” e “A lei”. A dicembre 2023 la band dei Cosmopòliti è la vincitrice dell’undicesima edizione del “Premio Lucio Dalla 2023” con l’inedito “Ho dentro un pensiero”.

Sito Web: https://www.cosmopoliti.it

Facebook: https://www.facebook.com/Cosmopoliti.RockBand

Instagram: https://www.instagram.com/cosmopoliti_band

YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCBn3wNgOvwXBr-_9eNbGaHQ

Spotify: https://open.spotify.com/intl-it/artist/01DtvGBsQUFpv42vNPUvm8

Lorenzo Bonfanti: “Amare è così” – L’Album 

Dopo la positiva esperienza a X Factor, un disco d’esordio che dà i natali alla sua carriera solista

L’amore: è importante dirlo ed è importante esserlo.
Esce il primo disco di Lorenzo Bonfanti, lavoro che inaugura la sua carriera solista come cantautore. Dopo essersi distinto nelle audizioni dell’ultimo X Factor, arrivando alla fase degli Homevisit in squadra con Fedez, il 15 dicembre esce  “Amare è così”, un disco che parla di esperienze, di amici, amori e tutto ciò che di più “banale” c’è nella vita di ognuno: argomenti già scritti, approfonditi, nutriti e cantanti. Perché allora parlare d’amore?

«Perché sì. Perché è importante farlo. Senza le nostre “banali” esperienze, non saremmo chi siamo, non avremmo il nome che ci siamo scelti per combattere giorno per giorno i piccoli problemi della vita.
“Amare è così” si piazza proprio in quelle fessure della giornata dove è più facile prendersi un attimo per ascoltare e per ascoltarsi. È un disco “facile”, un disco per tutti, scritto da uno come tanti, io, volendo che fosse leggero per chi lo ascolta ma profondo per chi vuole “navigarlo”. È uno spicchio di quello che provo, di come reagisco alla vita, sapendo che ho scritto per “buttare fuori” le ombre ma sperando che possa aiutare chi ascolta a buttare fuori le sue. Non tanto perché tutti abbiamo un’ombra dentro che dobbiamo esorcizzare, ma perché tutti meritiamo di mostrare la nostra migliore luce». Lorenzo Bonfanti

TRACK BY TRACK

1 – Amare è così
Cosa resta, tolte le sovrastrutture umane dell’amore se non la verità del sentimento stesso? L’ho esplorato, in diverse forme e l’ho messo in musica.
2 – Incipit
Ti è mai capitato di innamorarsi di qualcosa che non ha mai avuto?
3 – Colore
Abbiamo tutti il diritto di fallire e nessuno ha il diritto di farci vergognare perchè vogliamo cambiare per essere felici.
4 – Rumore
Una visione romantica della passione, dell’attrazione sessuale tra due amanti che si consumano nell’amarsi.
5 – Danny
Una canzone per un’amico, per un’anima dolce che non si potrà mai descrivere: una canzone per Danny.
6- Alskär
Innamorarsi nel segno e nel sogno dell’IKEA, dove puoi immaginarti a vivere una nuova vita, in una nuova casa, in un sogno che tutti possono permettersi.
7- Sfigato
Essere o diversi o sentirsi diversi a volte sembra la stessa cosa; l’ importante è cambiare consapevolmente.

Lorenzo Bonfanti, classe ’92. Cantante per caso, cantautore per scelta.
Autore delle musiche e dei testi degli Shiver Folk, con i quali pubblica tre EP e un disco. Nel 2016 vengono scelti come band da Davide Van de Sfroos per il “FOLKCOOPERATOUR”, conclusosi allo Stadio Meazza di San Siro.
Dal 2022 è seconda voce e batterista della band Mercanti di Liquore.
Da maggio 2023 inizia a pubblicare canzoni a suo nome, dando un’identità artistica come solista a “Lorenzo Bonfanti”. A dicembre 2023 pubblica il suo primo disco come cantautore dal titolo “Amare è così”.

Partecipa all’edizione 2023 del programma X Factor Italia: viene scelto da Fedez per entrare nella sua squadra. 

Lorenzo ha una laurea in Batteria e Percussioni Jazz presso la Civica Scuola di Musica Claudio Abbado di Milano, canta, suona chitarra, basso e pianoforte e le sue canzoni sono tutte autoprodotte.

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Bruno Genèro – Ekùn

Il terzo disco del percussionista italiano
Techno & House incontrano l’Africa

“Ekùn” è il nuovo progetto musicale di Bruno Genèro dal 15 dicembre disponibile anche in una release in doppio vinile 180gr. Lavoro interamente scritto a quattro mani con il DJ produttore Alain Diamond, dove il tamburo dialoga con la musica techno-house.

Un album che sancisce l’originale incontro, avvenuto nel 2019, tra un percussionista italiano vissuto per decenni in territori africani ed un DJ producer dal sangue gabonese, che mai ha messo piede in Africa. 

Passato, presente e futuro confluiscono in un unico contenitore. Due anni trascorsi in studio per realizzare 10 brani inediti. Il risultato è racchiuso dentro sonorità vissute ed assimilate da Bruno durante i suoi viaggi e che trovano la perfetta sintesi con i suoni digitali di Alain. Un ponte ideale fra le atmosfere fredde e acide della musica Techno ed i toni decisamente più caldi e tellurici delle percussioni suonate dal vivo.

“Sono un percussionista djembefolà da oltre quarant’anni.
Dopo una lunga e profonda ricerca in terre lontane, mi sono trovato ad esprimermi attraverso un’arte proveniente da una cultura differente dalla mia: l’Africa.
Come la musica non ha frontiere, così la ricerca sul campo mi ha permesso di aprire la mente verso nuovi stimoli e forme musicali.
Il ritmo e la danza diventando una meditazione del corpo. 
Trovo nella Techno-Dance-House una connessione con il continente africano a tal punto da creare un album che potesse rappresentarmi.

EKÙN è un progetto autobiografico. Ancora una volta ho scelto la musica per raccontare e descrivere. Ogni brano, ogni traccia rappresenta un’esperienza, un’avventura vissuta viaggiando in tre continenti con il mio tamburo (Africa, Europa, America e Isole caraibiche). 
È stato bello cercare una nuova forma e sintetizzare i punti salienti. Un processo di trasformazione, dove poco a poco tutte le esperienze accumulate si riuniscono in un’unica identità. E poi come spesso dico: L’uomo propone, la Musica dispone.
Stessa essenza, nuova forma.” Bruno Genèro

ALBUM TRACK BY TRACK 

“Run” è il secondo singolo estratto da “Ekùn”. Il brano fuori  lo stesso giorno dell’album “Ekùn”, il 4 dicembre 2023. Si tratta di un racconto autobiografico delle esperienze e avventure vissute negli oltre 40 anni di carriera viaggiando in 3 continenti con il suono tamburo (Africa, Europa, America e Isole caraibiche). 

«RUN racconta del cacciatore e della preda in una savana cibernetica.
C’è un istante in cui gli occhi s’incontrano. In quello sguardo i due si riconoscono e le emozioni si scambiano…
Ugualmente il maschile e il femminile spesso nell’incontro-scontro si completano e dissetano a vicenda». Bruno Genèro

Bruno Genèro è un djembefolà italiano.
Musicista e virtuoso di uno strumento leggendario come il djembé, tamburo malinke, sopravvissuto a secoli di storia per trionfare, alle soglie del nuovo millennio, nel panorama internazionale della musica.
Inizia a studiare batteria jazz e classica e all’età di 17 anni incontra a Parigi la percussione africana, dove inizia la sua passione per il djembe.
Dal 1980 al 2005 si forma vivendo fra Africa (Senegal, Guinea, Mali, Burkina Faso e Costa d’Avorio) e Cuba. Fondatore della Kaidara Dance Company (1984), con la sorella danzatrice-coreografa Katina Genero, la compagnia si esibisce in Europa, Africa e Canada.
Fondatore del gruppo musicale Bruno Genero Ensemble (1990), con il quale si esibisce in Italia, Europa, Africa, America settentrionale e isole caraibiche

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Beppe Cunico “From Now On”, il secondo disco

Una personale lotta contro il decadimento socio culturale
degli ultimi decenni

«E questo musicare la storia è una gioia immensa che porto dentro di me e che dedico a mia moglie e ai miei figli e a Sandro. Fin da subito avevo chiaro in mente il suono che doveva accompagnare le mie parole di condanna e rinascita. Scrivendo quasi tutti i brani con la chitarra elettrica, ho creato  due entità Mian ed Egon, per raccontare la mia versione dell’eterna lotta tra il bene e il male. Inizia così il cammino atto a risvegliare le coscienze. Il viaggio è una presa di coscienza della vita più vera e intima, fondata su sani principi, con lo scopo di far crollare stereotipi e falsità e riscoprire un mondo di bellezza, un mondo nascosto di persone che già hanno intrapreso questo cammino, ma che sono oscurati  dall’ombra creata da una classe dirigente politica e finanziaria incompetente e poco lungimirante». Beppe Cunico

From Now On” è il secondo disco di inediti di Beppe Cunico, cantautore, musicista e ingegnere del suono vicentino, un lavoro duro e ricco di rabbia che porta in musica l’eterna lotta tra il bene “Mian” e il male “Egon”. Un disco fatto di energia positiva che riporta la musica suonata in primo piano, in totale libertà da vincoli di moda o tendenza.

Track by track:

1 – “Slow Breath Coming”
È un grido di condanna verso l’egoismo e l’avidità che permea quella ristretta cerchia di persone che, purtroppo, governano il mondo, calpestando tutto e tutti, sotterrando Mian. Ma il sentimento di rimorso aprirà una breccia e ci sarà una rivincita. 

2 – “Non Dystopic Future”
Racconta la rinascita di Mian e il suo cammino assieme ad altri come lei, verso un futuro non distopico. Il viaggio è una presa di coscienza della vita più vera e intima, fondata su sani principi, con lo scopo di far crollare stereotipi e falsità. 

(Qui il video del singolo: NON-DYSTOPIC FUTURE)

3 – “Hidden World”
Un mondo nascosto di persone che già hanno intrapreso questo cammino, ma che sono oscurati  dall’ombra creata da una classe dirigente politica e finanziaria incompetente e poco lungimirante. superando difficoltà e ostacoli, ingoiando spesso amaro, per rendere il pianeta e la vita stessa, migliore. Dedicata al figlio Paolo. 

4 – “Going Beyond”
E questo messaggio comincia a fare breccia nella gente comune, che inizia a riflettere sull’ inutilità della propria vita fatta di deresponsabilizzazione e, seguendo la musica nell’aria, si unisce a Mian.

5 – “Love Remain the same”
Ci si accorge dell’amore eterno, fatto di piccoli gesti, episodi, incontri, che incidono sulla tua vita per sempre, che il dare conta di più del ricevere. Può succedere di tutto, ma il vero amore è per sempre. Dedicata ad Ann (Rest in Peace), Maurice, Pam, Craig, Alex, Lucy and the babies. 

6 – “Non Sense”
Guerra, rifugiati, vite spezzate. Gli animali non si uccidono tra loro per una sporca percentuale… bisognerebbe imparare dalla storia, come dovrebbe fare chi comanda. Purtroppo ciclicamente il senso di onnipotenza prevale sulla ragione. 

7 – “Misunderstanding”
Quando una critica ti sprona a migliorare, perché è il confronto e la collaborazione che ti portano a crescere. Dedicato al produttore Sandro Franchin. 

8 – “Shake the Human Beings”
Adesso Mian è parte di noi e tutti insieme danziamo gioiosi con lei, in un pogare felice e gentile, per abbattere quei muri intorno a noi. Ci facciamo sì delle ferite, ma facilmente guaribili. 

9 – “Awakening”
Adesso che il risveglio umano e tecnologico è avvenuto, un solco indelebile è stato creato e tutti insieme camminiamo mano nella mano verso l’orizzonte, verso una vita migliore, che vale la pena di viverla

10 – “No One Can Erase This Love”
«Questo musicare la storia è una gioia immensa che porto dentro di me e che dedico a mia moglie e ai miei figli e a Sandro» (Franchin, produttore del disco e amico dell’artista).

Beppe Cunico nasce come batterista negli anni ‘80, diventando poi sound engineer e producer dal ‘90 al 2006.

Dopo anni di distanza forzata dalla musica, il 26 aprile 2016, grazie ad un magico concerto di Steven Wilson, si riaccende la passione di fare musica. Uno shock travolgente che grazie all’aiuto di Sandro Franchin, suo amico, collaboratore in studio e produttore, si arriva al disco d’esordio “Passion, Love, Heart and Soul”. Forte dell’influenza degli anni Settanta da band come Pink Floyd e Genesis, con l’aggiunta di U2, Cure e Police ma soprattutto quella più forte e recente di Steven Wilson, fa si che questo primo album rappresenti a suo modo anche un tributo ai suoi “eroi” fonti d’ispirazione artistica e di vita. 

Dopo aver raccolto consensi dal vivo, arriva al secondo lavoro di inediti “From Now On”  in uscita per Dischi Soviet Studio il 24 novembre 2023 e anticipato dai singoli “Hidden World”, “Non Dystopic Future” e “Slow Breath Coming”.

Etichetta: Dischi Soviet
Release album: 24 novembre 2023

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Francesco Dal Poz: il nuovo disco è “Uno”

Riscoprendo sé stessi, la propria unicità

“Uno” è il nuovo disco di Francesco Dal Poz, anticipato dai singoli singolo “Penso a te” e il più recente “2106”. Lavoro di carattere e di riscoperta di se, co-prodotto con Roberto Visentin, realizzato con la collaborazione diretta o indiretta di professionisti del settore e amici, primi tra i quali Marco Montanari (chitarre in “Cuore logico”), Pakay Simons (batteria in “2106”), TCC Choir (coro in “2106”) e Sean Lucariello (trombe in “Amore ragazzino”).

«Questo disco è frutto di un percorso in cui sono passato dal sentirmi uno tra tanti al riscoprire la mia unicità. È il racconto della mia quotidianità a tratti ironico, a tratti riflessivo. L’obiettivo prioritario durante la fase di scrittura dei brani, è stato quello di essere più libero e spontaneo possibile.» Francesco Dal Poz

ALBUM TRACK BY TRACK

Francesco Dal Poz è un cantautore e polistrumentista di Treviso classe 1995. 

La musica lo accompagna da sempre: a 9 anni scrive le prime canzoni e passa l’adolescenza tra lo studio di registrazione e i palchi. Giovanissimo vince il “Premio della Bontà” per l’impegno sociale manifestato coni concerti. A 21 anni firma il suo primo contratto discografico con un’etichetta indipendente che produce il singolo “Te”, presentato successivamente ad Area Sanremo. Tra i 22 e i 24 anni pubblica sette singoli e si esibisce con la band in Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Abruzzo, Marche, Puglia e Sardegna. Sul suo lavoro escono articoli in svariati giornali e portali tra cui SkyTg24 ed interviste e passaggi radiofonici in decine di radio a livello locale e nazionale tra cui Rai Radio1; viene inoltre ospitato su Rai 2 e su TV2000.

Condivide il palco con Zero Assoluto, Iva Zanicchi, Ronnie Jones, Damien Mc Fly. A 26 anni pubblica l’album “Zero” con BeNEXT/Sony Music Italia, affiancato dal produttore artistico Roberto Visentin. Oggi continua il suo percorso come cantautore, autore e produttore, pubblicando con ADA Music Italy/Warner Music prima il singolo “Penso a te” e a seguire “2106”, anticipazioni di quello che sarà il nuovo disco dal titolo “Uno” in uscita dal 10 novembre

Etichetta: ADA Music Italy
Distribuzione: Warner Music

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Jacopo Perosino – Estramenia

Il terzo lavoro di inediti dell’artista astigiano

Fuori dalle mura, canzoni libere di andare oltre.

Si intitola “Estramenia” il nuovo disco di inediti dell’artista astigiano Jacopo Perosino nato anche con il contributo di NUOVOIMAIE. Canzoni che nascono e si muovono fuori dalle mura, sono quei “freak” per nulla inclini a sottostare a criteri discografici attuali: alcune selvatiche e dense, altre antiche e tribali, altre ancora moderne e suburbane. 

Perciò sono libere, in un formato anacronistico e fuori mercato come quello dell’EP.

Nella tracklist sono state inserite anche due canzoni provenienti da “Lanterne” il primo disco dei  Noàis, il suo collettivo musicale-teatrale nato nel 2012. Altri due brani rimasti fuori invece dal primo album solista di Perosino “Retrò”, del 2019, ed infine un inedito, scritto appositamente per questo lavoro, una creatura mezza canzone e mezza epistola perfetta per chiudere il disco.

«Estramenia (rectius – extra mœnia) è ciò che esiste fuori le mura, al di là di un luogo recintato, protetto. Qualcosa di libero, indomabile, selvatico, autarchico, facilmente attaccabile e criticabile. In epoche antiche ciò che era fuori dalle mura sfuggiva alle regole; nessuna legge coercitiva o coattiva se non quella percepita come giusta da un sentire condiviso: quello dei reietti, dei delinquenti, degli strani, dei senza-patria, dei blasfemi, tutti gli scacciati che, uniti sotto lo stesso cielo, vivono un vero anarchismo libertario. Dentro le mura tutto nasce, cresce, si modifica e muore con ordine e classificazione. Fuori invece tutto si perde nei racconti tramandati, il reale si mescola al vero, la parola cristallizza la storia e il mito sopravvive e si autoalimenta nella memoria collettiva». Jacopo Perosino

EP TRACK BY TRACK E BIOGRAFIA 

CREDITI
Testi e musiche: Jacopo Perosino
Produzione artistica e arrangiamenti: Andrea “Neura” Nejrotti – Jacopo Perosino
Arrangiamenti voci e cori: Jacopo Perosino – Chiara Figus
Produzione esecutiva: RÆBEL RECORDS e Noàis Produzioni con il contributo di NUOVOIMAIE
Chitarre acustiche ed elettriche: Jacopo Perosino – Paolo Penna – Cosimo Sterlacci
Pianoforte: Jacopo Perosino
Tastiere e sintetizzatori: Andrea “Neura” Nejrotti – Jacopo Perosino
Programmazione elettronica: Andrea “Neura” Nejrotti – Cosimo Sterlacci
Batteria elettronica: Andrea “Neura” Nejrotti
Basso elettrico: Andrea “Neura” Nejrotti
Contrabbasso: Simone Torchio
Violino: Luisa Avidano
Programmazione archi: Andrea “Neura” Nejrotti
Trombone: Gianpiero Malfatto
Sassofoni, Tromba: Cristiano Tibaldi
Rumoristica, Catene, Cori maschili: Roberto “Sciamano” Musso
Bajan: Alberto Fantino
Canto di Sirene: Chiara Effe
Canto delle Comunarde: Marina Occhionero, Chiara Effe, Alice Mammola
Canto da muri: Lu Renè

Progetto grafico: Design Kills You
Foto: Alessandra Lano

Contatti e social: 
Facebook: https://www.facebook.com/jacopoperosino 
Spotify: https://shorturl.at/vxzO2 
YouTube: https://www.youtube.com/@jacopoperosino 

Classica Orchestra Afrobeat – Circles

Il quarto album di inediti dell’ensemble diretto da Marco Zanotti

Un modello di vita più cooperativo, sostenibile, spirituale, ispirato e basato sulla circolarità e l’up-cycle.
L’istrionico ensemble da camera di 14 elementi diretto da Marco Zanotti esce col suo quarto album di inediti pubblicato dalla label Brutture Moderne con la produzione artistica firmata da Andrea Scardovi. La Classica Orchestra Afrobeat in questo 2023 post-pandemico muove verso il concetto di circolarità con una nuova produzione intitolata “Circles”. Ospite d’onore dell’album è la regina della musica maliana Rokia Traoré, una delle più importanti artiste africane contemporanee che firma insieme a Zanotti il brano “Ka munu munu” (tradotto significa tutto gira).

«Se “Polyphonie”, il precedente disco uscito nel 2017, raccontava dei silenzi e dei canti della foresta, di una coralità delicata ed ecologica, con “Circles” ci ritroviamo in uno spazio-tempo se vogliamo distopico, un futuro nel quale le cose evidentemente non sono andate a finire bene, eppure (o forse per questo) siamo tornati ad un modello di vita più essenziale, cooperativo e sostenibile. Lo sguardo si distoglie dalla dimensione materiale e consumistica per volgersi verso l’alto, verso una dimensione più organica, spirituale, circolare. Dal legno come elemento centrale di “Polyphonie” siamo passati al metallo della mbira, del gong e degli ottoni, materiali sapientemente forgiati dall’uomo nell’antichità e riutilizzati nel futuro grazie all’up-cycling». Classica Orchestra Afrobeat

Per gli spettacoli live, Giovanna Caputi ha creato degli abiti di scena utilizzando stoffa grezza, corde ed elementi di recupero, mentre Marcello Detti ha realizzato una serie di gioielli con pezzi di vecchi strumenti musicali in ottone, inventando nuove geometrie circolari.

E poi, sempre negli spettacoli dal vivo, troviamo l’orchestra accompagnata dalla Mutoids Waste Company, il collettivo nato in Inghilterra negli anni ’80 e residente da molti anni a Santarcangelo di Romagna, in quello spazio comunitario chiamato Mutonia. 

La foto di copertina dell’album è stata realizzata da Luca Perugini: un incredibile scatto effettuato dal basso verso l’alto di una torre di raffreddamento in disuso, alla ex-Sarom di Ravenna, mentre è di Thomas Cicognani la foto del retro di copertina. 

Album Track by track 

La Classica Orchestra Afrobeat è un ensemble composto da 14 musicisti di estrazione mista classica, barocca e popolare. Diretta da Marco Zanotti, crea nei suoi lavori di composizione o arrangiamento un territorio di confine che mescola le sonorità e le peculiarità espressive degli strumenti della tradizione colta europea come archi, legni e clavicembalo con le percussioni, i canti e le poliritmie africane.

Il disco d’esordio Shrine on you, Fela goes classical, risale al 2011, pubblicato dalla neonata etichetta indipendente Brutture Moderne. È un sentito omaggio a Fela Kuti, il più grande genio musicale nonchè ribelle politico africano della storia recente (Zanotti nello stesso anno traduce e cura l’edizione italiana della sua biografa, pubblicata da Arcana). L’album e l’idea della Classica Orchestra Afrobeat riscuotono

sin da subito critiche entusiastiche, grazie ad una rilettura originale che diventa ponte di dialogo tra culture apparentemente distanti. All’album partecipano Seun Kuti e Oghene Kologbo e numerose sono le rassegne e i teatri che ospitano questo repertorio, scelto nel 2014 come evento di punta del Festival di Radio3 “RadioEuropa” e invitato nel 2013 (prima band italiana di sempre) allo storico Glastonbury Festival in Inghilterra.

Regard sur le passe, il secondo album uscito nel 2014, è una suite musicale in tre movimenti dal carattere spiccatamente barocco, che racconta l’epica dell’ultimo imperatore d’Africa, Samori Touré. Ospiti in scena in veste di cantante solista e narratore sono rispettivamente Sekouba Bambino e Baba Sissoko, due griot di fama internazionale, il primo considerato la “voce d’oro” dell’Africa Occidentale, il secondo ambasciatore della musica del Mali in tutto il mondo.

Il terzo lavoro risale al 2017 e si intitola Polyphonie: un concept-album di brani originali dedicato e ispirato alla foresta e al canto dei pigmei. Uno spettacolo dalla forte valenza ecologica, concepito e realizzato insieme al cantante camerunense Njamy Sitson. Tra le esibizioni più recenti della band quelle all’Auditorium Parco della Musica di Roma, al Teatro Verdi di Sassari, all’Orto Botanico di Padova, all’Auditorium Manzoni di Bologna, alla Rocca di Fano e un concerto-trekking per Ravenna Festival nel Parco del Casentino. 

Dopo l’anticipazione a maggio con l’uscita del nuovo singolo L’origine del mondo, alle porte dell’autunno 2023 esce il quarto disco di inediti dal titolo Circles per la label Brutture Moderne.

Etichetta: Brutture Moderne 

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Matteo Cima – Viaggi

Il nuovo album del cantautore italo-francese

Canzoni come luoghi, come emozioni di una vita in perenne viaggio.
Si intitola “Viaggi” il nuovo disco di inediti di Matteo Cima in uscita il prossimo 27 ottobre. 11 luoghi ,11 pezzi di vita che per un motivo o per un altro hanno fatto battere il cuore. Un lavoro scritto e registrato proprio viaggiando fra studi di registrazioni Sri Lanka e Bali in una vera immersione culturale e musicale.

«Canzoni nate e composte proprio durante i viaggi dove vengono descritte in maniera semplice ed orecchiabile le emozioni vissute in un determinato luogo. Vengono così raccontate emozioni vissute tramite la cultura, la tradizione o anche tramite storie d’amore». Matteo Cima

Un disco ricco di melodie semplici, orecchiabili, ricche di energia positiva. Cultura, tradizioni e poi l’amore come filo conduttore.
Dall’Africa passando da Gerusalemme, fino a Bali, da Amsterdam e Parigi per poi andare in Vietnam, ad Helsinki e fin dentro la Norvegia.
Matteo Cima ci conduce dentro 11 luoghi e 11 pezzi di vita che per un motivo o per un altro hanno regalato storie preziose e grandi emozioni.

TRACK BY TRACK

1 – CAPE TOWN
L’Africa affascina per la sua diversità. Per le lezioni di vita e l’allegria che riesce a trasmettere malgrado le sue difficoltà.
Fra la storia di Nelson Mandela, il quartiere di Bo Kaap e le sue spiagge, Cape Town ci invita in un viaggio culturale incredibile. 

2 – JERUSALEM
Una città ricca di storia e controversie nella quale si respira un’atmosfera fortissima. Diversi popoli, diverse religioni insieme in un unica città. 

3 – HANOI
Arrivare a Hanoi è uno spaesamento totale e quindi un piacere enorme per un viaggiatore. Ne scopro il cibo, il mercato, le usanze e rimango spaesato. La nave che mi porta ad Halong Bay mi porta in una dimensione incredibile in mezzo a faraglioni nel mare.

4 – BALI
L’isola degli dei. Quella capace di far rinascere e curare molte persone grazie alla sua spiritualità ed i suoi posti incredibili. Capita anche di innamorarsi ed il tutto diventa ancora più bello.

5 – PARIS
La città che fa battere il cuore ai romantici, quella dov’è cresciuta la mia famiglia, quella nella quale ho avuto la fortuna di vivere.

6 – AMSTERDAM
“Amsterdam” racconta di una storia d’amore dolorosa vissuta in terra olandese dove vengono descritti alcuni aspetti della cultura locale.

7 – HELSINKICamminare nella nebbia di Helsinki risulta essere la metafora perfetta di una persona che si pone domande esistenziali alla ricerca della sua collocazione nel mondo.

8 – TORONTO
La forza della libertà del Nord America si sente anche a Toronto. Lavorare e viaggiare sul fiume San Lorenzo non fa che aumentare l’immersione nella bellezza canadese.

9 – COLOMBO
Il mio viaggio in Sri Lanka trova il massimo dell’emozione nei miei viaggi in treno. Viaggi molto lunghi dove nascono scene di vita fra chi mangia, chi canta, chi suona. Il tutto attraversando paesaggi meravigliosi fra piantagioni di tè e montagne.

10 – FUERTEVENTURA
L’isola della festa e della libertà. Fra dune, sole e feste sul mare Fuerteventura è il rifugio che uno trova d’inverno.

11 – KRISTIANSUND
L’immersione in una piccola città norvegese in pieno inverno è stato un momento molto emozionante. In questo brano ci sono le sensazioni vissute in atmosfere dove il tempo sembra fermarsi e la neve prende possesso dei suoni e del silenzio. 

Matteo Cima nasce in Francia per poi trasferirsi in Italia all’età di 18 anni. È proprio a Viareggio che si fa contagiare dall’allegria musicale del carnevale scrivendo canzoni come “Siamo sul carro” divenute famose in tutti i carnevali d’Italia.
Non mancano le collaborazioni con varie etichette dance che portano le canzoni di Matteo Cima due volte su Hitmania Dance.
È soprattutto raccontando viaggi che Matteo trova le ispirazioni più profonde: nel 2018 esce “Avec toi” con la New Music international. 

Il 27 ottobre 2023 è la volta del suo secondo disco di inediti dal titolo “Viaggi” anticipato in radio dal singolo “Cape Town”. Sono 11 inediti, 11 luoghi, 11 momenti di vita e di grandi emozioni.

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