Carlo – Il nuovo singolo “Musica e Follia”

Il brano dell’artista dal 5 aprile sugli stores digitali e nelle radio

Musica e Follia” è il secondo singolo del poliedrico artista e cantautore vigevanese Carlo, sui principali stores digitali e dal 5 aprile anche nelle radio in promozione nazionale. La produzione impeccabile dagli arrangiamenti attuali e di tendenza vanta la firma del noto Simone Bertolotti, produttore artistico dei più grandi cantanti del panorama italiano, tra cui Marco Mengoni, Elisa, Laura Pausini, Ermal Meta, Arisa, Giusy Ferreri, Bugo e molti altri. Al brano collaborano musicisti importanti, tra cui Andrea Torresani (bassista di Vasco Rossi) ed Emiliano Bassi (batterista di Ermal Meta).

Un brano che racconta la storia di un uomo che cerca di evadere dal conformismo che lo circonda e che oscura il suo essere, per trovare la sua serenità attraverso il suo sogno più grande, l’arte! Lavorare di arte, parole ritenute folli dalla massa, incanalata nell’idea ottusa del posto fisso. Carlo con questo brano racconta la storia di un uomo incatenato in una vita che non gli appartiene. Un messaggio di coraggio che il cantautore cerca di diffondere, tentando di fare della propria vita ciò che si ama e che ci rende felici, lasciando da parte il giudizio della massa.

“…Il casino del mondo è in accelerazione, mi proteggo dal rumore ascoltando una canzone.” Carlo 

Il singolo è accompagnato da un videoclip, scritto e diretto da Riki Bonsignore, di prossima pubblicazione in anteprima nazionale, che vede protagonista la drag queen Violetta. Un video che rappresenta la vita vera di Massimiliano Sartori, imprenditore fiorista che di notte esce dagli schemi per trasformarsi nella stravagante drag queen Violetta. Al video hanno partecipato grandi nomi, tra cui l’artista Giuseppe Farruggello, che ha dipinto il quadro che riporta il nome della canzone, ed Eleonora Izzo imprenditrice nota nel mondo Sidecar.

Zingara feat. Falco e Reietto – Il singolo “Blu Tornado”

Il singolo sugli stores digitali e dal 22 marzo nelle radio

Blu Tornado” è il singolo nato dalla collaborazione di Zingara con Falco e Reietto, sui principali stores digitali e dal 22 marzo nelle radio in promozione nazionale. Brano attuale, dalle sonorità di tendenza con un forte respiro internazionale, su cui le voci degli artisti donano al tutto un forte impatto emotivo. Melodie vincenti che entrano in testa sin dal primo ascolto e destinate a rimanerci.

Quanto può essere ripida la discesa verso l’anima? Entra nel vortice di “Blu Tornado”, il nuovo singolo di Zingara, in collaborazione con Falco e Reietto che dipingono su tela sonora un amore concluso come una montagna russa di emozioni e sentimenti contrastanti.

Storia degli artisti

Sono Zingara e scrivo canzoni. Mi piace seguire un filone musicale indirizzato al Pop-Rock così come amo sperimentare i suoi generi discendenti. La passione per la scrittura è al centro di tutto quello che ho costruito fino ad ora e di quello che spero si potrà costruire poi. La musica è arrivata dopo ma ha completato la modalità di espressione personale. Quando scrivo una canzone mi capita molto spesso che io venga ispirata dalle storie di terze persone piuttosto che dalle mie esperienze. “Zingara” è uno pseudonimo ripreso da una delle mie più grandi passioni: il musical. Una zingara è infatti fra i protagonisti principali del mio musical preferito. Il resto è tutto ancora da scrivere.

Falco prende vita tra la terra e il firmamento, lì dove il pensiero errante attraversa gli strati della vita e dei desideri, dei sogni e della cruda realtà. Falco è colui che punta alle vette del cielo, agli astri, alla conquista del sole. Un eterno Icaro pronto a rischiare le sue ali di cera per un sogno più grande. Falco è colui che si rifugia sulle cime dei propri pensieri per imprimere tra le rime i suoi sentimenti e la sua visione del mondo. Senza filtri. Come brividi sulla pelle. La sua voce, come le ali che sferzano l’aria, accarezza le note e dà vita alla musica. Indefinita. Un misto di emozioni che raccontano gli alti e bassi del proprio vissuto.

Instagram: https://www.instagram.com/_zzingara_

Spotify: https://open.spotify.com/intl-it/track/03vkwYDwPLUtgeshm7G1ly

YouTube: https://youtube.com/@Zingaraofficial?si=uB2KcJTpqstYAgU4

Tik Tok: https://www.tiktok.com/@zingaraofficialmusic?_t=8hbhrUoMOYK&_r=1

Instagram: https://www.instagram.com/falco_ilviaggiatore?igsh=ZWI2YzEzYmMxYg%3D%3D

Gimmy – Il nuovo singolo “Love Story”

Il brano dell’artista sugli stores digitali e dal 29 marzo nelle radio

Love Story” è il nuovo singolo del poliedrico cantautore Gimmy, sui principali stores digitali e dal 29 marzo nelle radio in promozione nazionale. Produzione impeccabile dagli arrangiamenti attuali e di tendenza, che evidenziano la personalità dell’artista, figlia di una maturità artistica ben strutturata e raggiunta a pieni voti. Melodie vincenti che entrano in testa sin dal primo ascolto, destinate a rimanerci, su cui scivola la voce di Gimmy, con una interpretazione vocale sentita, autentica, che dona al tutto un forte impatto emotivo. Il brano “Love Story” parla di una storia d’amore vera terminata da poco. Nella canzone si apprezza la profondità delle parole, il vuoto che ha lasciato questo sentimento, la sofferenza, il dolore, ma anche quella piccola speranza. La melodia del piano è adatta per un tipo di canzone così. Nella canzone si ripercorre praticamente a tratti la storia d’amore, essendo autobiografica.

Ascolta il brano

L’artista si racconta

Mi chiamo Gianmarco Laurentaci in arte Gimmy, sono nato a Bari il 12 maggio del 1989. Mi sono affacciato al mondo della musica molto tardi, esattamente ad agosto del 2023, quando sono andato per la prima volta in studio di registrazione, per registrare la prima canzone “Parole” e poi a seguire, “Pandemia” e “Vivere” con la fantastica collaborazione di mia madre, dettaglio molto alternativo e unico e poi “Love Story”. Di professione sono un ottico optometrista e gestisco in totale autonomia un negozio da oltre sei anni a Bari, mantenendo attiva la mia passione per la musica.

Livia – Il singolo “Ammaraggio”

Il brano sugli stores digitali e dal 12 aprile nelle radio

Ammaraggio” è il singolo della poliedrica artista e cantautrice Livia, sui principali stores digitali e dal 12 aprile nelle radio in promozione nazionale. Produzione impeccabile dagli arrangiamenti attuali, di tendenza, ma dal forte richiamo alla grande tradizione italiana che ben sposa l’interpretazione vocale di Livia, autentica e sentita, che dona al tutto un forte impatto emotivo. Melodie vincenti che entrano in testa sin dal primo ascolto e destinate a rimanerci, evidenziano la personalità dell’artista, figlia di una maturità artistica raggiunta a pieni voti, nonostante la sua giovane età. “Ammaraggio” parla di sogni, di dimensione onirica, di come il nostro inconscio tramite immagini ci mandi dei campanelli di allarme, dei messaggi. È l’unico momento in cui spegniamo totalmente la nostra razionalità per lasciarci guidare dalla fantasia. L’ammaraggio è di per sé una situazione di emergenza, in cui si deve ricorrere al modo più veloce per salvarsi ed avere questa immagine in sogno vuol dire tanto, suggerisce tanto.

Ascolta il brano

“Questo brano è un’esplorazione del mio mondo interiore, raccontato tramite qualcosa che vada oltre il mio modo di pensare e di ragionare. Un mondo in cui immagini sovrapposte, confini labili e simboli nascondono un gran significato, una grande verità. Dietro al volto di mio nonno è nascosto il rapporto con mio padre, dietro una rivista porno quello con mia madre, dietro dei soldati che si muovono in base al sole una dimensione di dipendenza affettiva. Fosse per me spiegherei tutte queste immagini, ma voglio lasciarle all’interpretazione, stimolare la fantasia, non farne una lezione.

Questa sono io nella maniera più pura e più criptica in cui possa raccontarmi.” Livia

Storia dell’artista

https://direzione816.wixsite.com/servicepromo/liviabiografia

Instagram: https://www.instagram.com/liiviacaste?igsh=dTg1dW9jOWdnd3ky&utm_source=qr

YouTube: https://youtube.com/@LiviaOfficialMusic?si=ElF_GERQWvHR5rhC

Biagio Accardi “Fai che accada”

Dal 29 marzo il nuovo album del cantautore calabrese: nove tracce di vibranti melodie per un disco che punta all’essenza e incita all’essenziale

«“Fai che accada” è il mio augurio affinché le cose avvengano prima nel proprio immaginario e auspicando che questo modo di porsi diventi un atteggiamento mentale diffuso, perché non siamo solo collegati con il Tutto ma siamo il Tutto. Nei miei libri e nelle mie canzoni lo ripeto costantemente. Diciamo pure che questo disco è un inno all’Essere Divino che alberga in noi.» Biagio Accardi

Il nuovo album di Biagio Accardi si compone di nove tracce che si inseriscono in un filone chiamato “musica medicina”, genere che pone l’attenzione sul potere delle parole, che poi sono suono e  prima ancora vibrazioni.

È un disco che punta all’essenza e incita all’essenziale. Essenziali e di poche parole anche i testi, che regalano suggestioni più che concetti e hanno il principale obiettivo di nutrire la bellezza. Alcuni brani sono cantati in dialetto rimarcando fortemente il legame dell’autore con la storia e il suo territorio.

Le strutture musicali sono trame che intrecciano vibranti armonie, semplici e al contempo potenti, anche grazie agli archi e le chitarre elettriche suonati da Massimiliano Gallo e all’arpa celtica di Andrea Seki.

ALBUM TRACK BY TRACK E BIOGRAFIA 

“Fai che accada” arriva dopo i precedenti lavori “Rit​ü​ale – Shamanic Meditation” (2023), “Antiche Forze” (2021) e “Parole” (2019). Biagio Accardi porterà presto i nuovi brani in concerto, con le prime date previste in Bretagna, dal 20 aprile al 5 maggio a cui seguirà il tour italiano in definizione.

Etichetta: Talìa Produzioni

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Francesco D’Agnolo “Chronicles of Ephemeral”

Il concept album d’esordio del compositore romano. La musica di un piano solo come mezzo per compiere un viaggio attraverso le proprie emozioni

«Il progetto si basa interamente su un messaggio principale, che è quello di ascoltare la musica compiendo lo stesso processo dell’artista che lo ha composto. Ovvero quello di contattare le proprie emozioni, di usare la musica come un mezzo per visitarle, belle o brutte che siano, perché è questo l’unico modo per goderne ancora, o per affrontarle e risolvere senza il timore di esserne travolti. Perché è la musica stessa, che così come ci ha portato a visitarle, ci risolleverà e ci porterà altrove. Come immergersi in un fiume in piena, ma legati a riva con una corda solida, indistruttibile, che ci permette di sperimentare la forza travolgente delle rapide, per poi tornare sani e salvi con i piedi per terra. Questa corda è l’arte, questa corda è la musica.» Francesco D’Agnolo


Da questo progetto nasce l’album “Chronicles of Ephemeral” un viaggio nelle varie circostanze emozionali della vita, scaturite da varie esperienze, che ci segnano, nel bene e nel male, ma che, come ogni cosa che ci riguarda, sono effimere e se ne andranno con noi, non lasciando alcuna traccia. Con questa consapevolezza, che non vuole essere una visione nichilista della realtà, bensì spronarci piuttosto a vivere il tempo che ci è concesso, esplorando e conoscendo, la musica diventa un mezzo per compiere un viaggio, lo stesso viaggio che l’artista ha compiuto a sua volta per comporre l’album, dando quindi la possibilità all’ascoltatore di essere trasportato lì dove lui tiene le proprie emozioni.

ALBUM TRACK BY TRACK

Francesco D’Agnolo, nato a Roma nel 1979.

La storia di Francesco si intreccia con quella della Maestra di Pianoforte Elisabetta Pacelli, che abitava nel suo stesso palazzo. Da questo incontro poi i primi passi nel mondo della musica classica. A soli 5 anni, Francesco iniziò lo studio del pianoforte e superò l’esame di teoria e solfeggio in conservatorio prima di compiere 10 anni.

Si avvicinò anche alla chitarra e al basso, sperimentando con i primi mezzi informatici per la registrazione e la produzione musicale. 

Oltre alla sua carriera di musicista, Francesco è stato coinvolto in diversi tour con artisti nazionali e internazionali, toccando palcoscenici in Europa e negli Stati Uniti.
Da qui inizia anche la ricerca personale che approderà alla sua prima opera solista che va oltre la definizione di pianista, ma che si pone come un autentico brand, portando avanti il valore del contatto emotivo e della connessione interiore.

Il 9 gennaio esce “Labyrinth”, prima composizione e primo singolo estratto dalla sua opera prima di inediti dal titolo “Chronicles of Ephemeral” la cui uscita è prevista per il 29 marzo 2024.

Etichetta: Non Fungible Records NFR

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Novamerica: “E se poi”

Il nuovo singolo estratto dal secondo album del cantautore veneto, racconta di una storia d’amore che si trasforma in una relazione tossica

«Questa canzone cerca di catturare la pressione e l’oppressione esercitata da un partner sull’altro. Ho visto molte situazioni simili, sia da parte degli uomini che delle donne» Novamerica

“E se poi” emerge come la traccia principale del nuovo album di Novamerica. Il sound e l’attitudine rock sono quelle tipiche degli anni ’70, e si avverte chiaramente anche l’influenza del primo Vasco. 

Si parla di un rapporto di coppia giunto al limite, trasformato da una romantica convivenza a un campo di battaglia. La coda finale richiama le sonorità di quella musica prog che i nostri genitori ascoltavano su vinile, seduti attorno al giradischi.

Il brano è estratto dal secondo album dell’artista di Marghera, uscito il 10 aprile dal titolo “A nessuno piace lavorare”, le cui tracce narrano la vita di un trentenne contemporaneo, con amicizie che vanno e vengono, affitti troppo costosi, passioni naïve, lutti, sogni che sfumano, mentre le relazioni si trasformano in impegnative convivenze. 

Il sound riflette un’armoniosa fusione tra le influenze di Dalla e Battisti reinterpretate in uno stile attuale, con tocchi di indie rock di ispirazione anglosassone che conferiscono freschezza e vitalità.

La produzione è di Mattia Panzarini e Matteo Buzzanca, quest’ultimo affermato autore di canzoni e compositore di colonne sonore.

Novamerica, pseudonimo di Carlo Cerclin Re, è un cantautore italiano. 

Fin da piccolo soffre di balbuzie, la musica diventa perciò diventa il suo canale di comunicazione che gli consente di prendere spazio nel mondo. Il suo stile ha radici nella canzone italiana, la forma di musica che non esiste se priva di valore melodico e testuale. L’amore per il pop internazionale e il percorso da Dj/Produttore di musica elettronica lo conducono alla ricerca come cardine del suo processo artistico, sempre con lo sguardo alla contemporaneità (nella sua musica si può sentire Battisti, Dalla, il primo Vasco, Carboni con sonorità influenzate dalla cultura anglosassone). 

Per circa una decina d’anni è stato titolare di un’agenzia web, nel 2020 ha abbandonato la carriera imprenditoriale con la volontà di ritrovarsi, di tornare alle origini, alle sue passioni, di riprendere contatto con la musica, trascurata a intermittenza durante quegli anni in cui la società ci suggerisce di crearci una “posizione sociale”. 

Nel febbraio 2016 esce il suo disco d’esordio dal titolo “Novamerica”.

Nel 2023 sono usciti i singoli “Una canzone per l’estate”, “Jurij Gagarin”, “C’è il sole” e “Radio Sportiva” come anticipazione dell’album “A nessuno piace lavorare” pubblicato il 10 aprile 2024, da cui è estratto anche il singolo “E se poi” in rotazione radiofonica dal 19 aprile.

Etichetta: Rokovoko Records

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Alèm: “Chissenefrega” feat. Oxi

Una nuova collaborazione con il rapper Oxi per un brano che suggerisce un po’ di sano “menefreghismo” di fronte ai problemi della vita di ogni giorno

«La canzone si pone una domanda: l’indifferenza è davvero l’arma giusta per la sopravvivenza? Ovunque ci giriamo, l’umanità scarseggia: conflitti, razzismo, omicidi, cambiamenti climatici, stupri e tante cose “belle”. A volte non ci resta altro che sorridere mentre tutto intorno crolla. 

Un bel “chissenefrega” può essere la giusta cura per sopravvivere a questi tempi bui che ci donano spesso solo pessimismo cronico.

O si tratta di puro egoismo e poca forza di volontà nel provare a migliorare questo mondo? Il silenzio e i paraocchi sono davvero la scelta migliore? 

Chissenefrega è anche, però, la forza di riuscire a stare bene. Una medicina per ritrovare l’ottimismo.» Alèm 

Il brano racchiude probabilmente l’idea principale dell’album da cui è estratto e che anticipa il disco d’esordio dell’artista in uscita il prossimo 3 maggio dal titolo “Sogni virtuali”.

Un testo crudo, cinico, che tuttavia porta grande speranza: i problemi sociali che in musica spesso perdono peso e risultano nulli o leggeri all’interno di una “canzonetta” allegra, ma che poi in realtà nasconde svariati spunti di riflessione.

Il singolo vede un nuovo featuring con Oxi, artista che vanta collaborazione con nomi come Big Fish e Marco Zangirolami

Além, nome d’arte di Alessandro Minichino, è nato a Maratea (PZ) nel maggio 1999. Vive i primi due anni della sua vita in un piccolo paese della provincia di Salerno ai confini con la Basilicata poi si trasferisce in Veneto, nella provincia di Belluno.
Frequenta il liceo artistico a Cortina d’Ampezzo e poi il MITA a Udine.
A 16 anni col nome d’arte di Ale ice scrive e pubblica un ep, “È solo l’inizio” (2015) un lavoro prettamente rap. In questo, come in tutti i lavori che seguono, Alessandro cura gli artwork e le cover. Negli anni successivi seguono due mixtape “Equilibrio” (2017), rime dirette e molte riflessioni su un mondo ingiusto nella quale bisogna trovare posto, e “Nirvana” (2018) che include il primo street video, del singolo “Tieni duro” con la regia di Samuele Dalò e successivamente recensito dagli “Arcade Boyz” noti youtuber. L’anno dopo esce “Alessandro” (2019), il suo secondo e ultimo ep col nome d’arte Ale ice: acustico, chitarra e voce, si distacca molto dai lavori precedenti  ispirandosi al cantautorato italiano che ascoltava fin da piccolo, in “Nato fuori tempo” il featuring con Simone Da Prà (Oxi).

Nel 2021 sceglie di cambiare nome in Alèm, si stacca completamente dai vecchi lavori e lancia il singolo “200 all’ora” unendo al rap influenze rock, punk passando per la trance Music.

Prodotta da Artigian Studio, “200 all’ora” è una canzone che punta all’originalità del genere, contro le catene della società moderna e delle istituzioni scolastiche che reprimono sogni e uniformano i ragazzi. Il 18 febbraio 2022 esce il nuovo singolo “Cliché”, una critica satirica ai luoghi comuni della nostra nazione, il cui videoclip è stato presentato anche dal TGR Basilicata. Segue “Démodé” una riflessione ironica sulle mode musicali del momento e “Caffè” una canzone che mette in luce gli aspetti negativi tipici di una relazione d’amore, gli stessi elementi che però ci fanno costantemente innamorare maggiormente del nostro partner, dopodiché esce il singolo “#ANDRÀTUTTOMALE” con sonorità pop rock.

A maggio del 2023 torna con il nuovo brano “Mercoledì” al quale, in autunno, segue l’ultimo singolo uscito dal titolo “Liberi/stupidi”: brani di analisi sociale e individuali, non brani politici. Dal 15 dicembre in radio esce il nuovo singolo dal titolo “Dalì” e successivamente ad aprile 2024 esce il singolo “Chissenefrega”, tutte anticipazioni del primo album dell’artista, in uscita il 3 maggio, dal titolo “Sogni virtuali”.

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AdriaCo – I Pesci Non Possono Volare

 Il nuovo singolo e videoclip . Disponibile nei digital store

Il cantautore AdriaCo presenta I pesci non possono volare, il nuovo singolo è disponibile sui digital store. Questo brano, scritto nel 2012, racconta un momento di depressione ed è il quarto brano uscito del progetto discografico Collezione di Arretrati. Come spiega AdriaCo: «Mi era richiesto di essere produttivo e non riflessivo, pratico e non analitico. La confusione mentale diventava stanchezza e caos e la delusione era l’unica sensazione a cui riuscivo a dare un nome. Come quando da bambino non volevo convincermi che quella visione che avevo avuto, i pesci nell’acquario di mio padre, che uscivano fuori dal vetro fluttuando a mezz’aria tra le persone, altro non era che un sogno».

La scelta di inserire questo brano nell’album è in realtà anche legata al significato che questo ha avuto per l’artista negli anni di studi musicali, in cui gli era richiesto lo stesso tipo di atteggiamento disilluso e disincantato nei confronti della musica. Questo lo ha portato a un blocco di scrittura durato molti anni e alla difficoltà di trovare ispirazione e passione per quello che stava facendo.

La canzone è stata proposta live in alcune occasioni dalla precedente formazione “ACo” ed è stata registrata per Collezione di Arretrati di cui costituisce il momento più cupo. L’arrangiamento è costituito dal tappeto di chitarre acustiche di Valerio Passi e il sound design su tastiere e voci curato insieme ad Alessandro Passi ed Emanuele Andolfi. La voce principale è sovrapposta ad altre voci registrate pronunciando tutte le parole al contrario e poi riproducendole nel verso corretto.

La traccia è stata accompagnata da un lyric video realizzato da Marco Aquilanti, Nuvole Rapide Produzioni, già regista dei precedenti brani Amati e Assedio. Con quest’ultimo (pubblicato a Marzo) I pesci non possono volare è collegato da un sottile filo anche sul piano visivo. In entrambi i videoclip, infatti, le immagini dell’inconscio prendono vita come proiezioni nello spazio del presente. Questa volta sono proprio i pesci a realizzare il loro sogno di volare, tra le nuvole, superando i limiti dell’acquario.

Le grafiche di tutto l’album sono state curate da Matteo Lucibello (Tutti Matti) che ha visualizzato il richiamo all’infanzia, il caleidoscopio di colori e sfumature anche nei suoi tratti più ansiogeni, con delle illustrazioni grottesche che rimandano al mondo dei cartoni animati vintage.

Chi è AdriaCo?

“AdriaCo è il mio alterego musicale, è un uomo adulto che fa pace col passato, conservando un rapporto con ciò che è stato, ma rinnovandosi per scoprire nuovi modi di esprimersi ed essere libero.
AdriaCo è la naturale evoluzione di ACo e ne conserva l’idea di fondo, che non possa esistere Adriano senza il Co, fatto di persone che credono nel progetto e lo portano avanti insieme, ma parafrasando il vecchio motto: ACo non sono solo io, AdriaCo sono decisamente io, più di quanto lo sia stato mai.
ACo continua ad essere l’abbraccio da cui nasce la mia musica, AdriaCo è il mio desiderio di essere e riconoscermi in quell’abbraccio”.

Adriano Meliffi nasce a Roma nel 1990. Cresce in una famiglia in cui la musica è sempre presente, si canta durante i viaggi, si armonizza ad orecchio per gioco e si balla. Molto presto comincia a sognare di renderla la propria professione. La musica classica è stata una fonte di ispirazione, in particolare il periodo romantico e impressionista. Le sue canzoni infatti si allontanano spesso dalla forma convenzionale e dalle armonie più comuni nel pop. Durante l’adolescenza aveva già scritto circa un centinaio di canzoni, tenute sempre ben nascoste in un cassetto. A 19 anni inizia a studiare canto moderno e fonda la band Chimestorm. A 24 anni, dopo una laurea in Scienze Naturali, intraprende il corso di diploma in canto al Saint Louis College of Music, approdando infine all’insegnamento in diverse scuole di musica romane. Negli anni di formazione, entra in diversi progetti tra cui i cori Le Mani Avanti e Flowing Chords e la rock band VEMM. Prende parte inoltre come corista a diverse produzioni, collaborando tra gli altri con Diodato, Roy Paci, Arisa, Beppe Vessicchio, Tullio De Piscopo, Shorty, Ainé, Serena Brancale, Achille Lauro e Noemi. Dopo essere stato selezionato due volte per aprire il raduno-concerto della cantante Elisa al Viper di Firenze (2012 e 2015), avvia il progetto solista, cominciando a pubblicare online alcune demo e sperimentazioni sotto lo pseudonimo ACo. Come ACo, è autore di testi e musiche, registra voci e tastiere e si avvale di volta in volta di collaboratori per completare gli arrangiamenti. Nel 2016 rilascia su YouTube la playlist ACo(ustic), registrata live presso il Village Recording Studio, che raccoglie l’esperienza di quegli anni in formazione acustica nei club di Roma e anticipa alcuni dei brani successivamente ripresentati in versione elettrica. Nel 2017, dopo l’anteprima live all’Auditorium Parco della Musica, esce il primo EP, chiamato (N), sempre registrato al Village Recording Studio, contenente sei brani originali, arrangiati con una nuova band e cantati insieme ad amici cantanti. Dal 2020, inizia a lavorare sul suo primo vero e proprio album, Collezione di Arretrati, un lavoro fortemente autobiografico, che racconta l’evoluzione e la crescita avvenuta negli ultimi 10 anni, affrontando il tema dell’ansia e delle sfide che un giovane adulto affronta nel trovare il proprio posto nel mondo, tra università e progetti di vita, fino ai recenti cambiamenti, l’uscita dal nucleo familiare, il trasferimento e le difficoltà del progetto ACo. I numerosi stop legati alla pandemia e al rinnovo totale della formazione, offrono l’occasione per un “restyling” del progetto, che cambia nome in AdriaCo.

CREDITS

Testo: Adriano Meliffi

Musica: Adriano Meliffi con contributi di Valerio Passi

Mix: Marco Federico

Master: Matteo Gabbianelli

Voce e pianoforte: Adriano Meliffi, registrato presso Studio Miriam

Tastiere e sound design: Adriano Meliffi, Alessandro Passi, Emanuele L. Andolfi

Chitarre: Valerio Passi

Segui AdriaCo qui:

Comunicazione: GM Press

Andrea Piersimoni: “Respira”

Una nuova traccia, pubblicata sempre sotto l’etichetta discografica SONO Music, trasporta gli ascoltatori attraverso un viaggio tra percezione e realtà

«Con il singolo “Respira”, mi sveglio con nuovi sensi. A questo punto, sono fuori in città e posso percepire il pericolo in modo amplificato. Nei testi viene espressa la dualità tra la città fisica e quella mentale, giustapponendo il concetto di fuga da casa (sfuggendo a pensieri nocivi) a quello di un luogo fisicamente pericoloso come la città. Mi sono trovato per lungo tempo senza un luogo di fuga per sentirmi al sicuro, e ho corso con sforzo nella mia testa per trovare nuovi spazi dove poter mi poter riscrivere.» Andrea Piersimoni

Il brano si apre con un risveglio emotivo dell’artista, che si trova ad affrontare una nuova percezione della realtà circostante. La città assume un duplice significato, rappresentando sia lo spazio fisico in cui si svolgono le vicende, sia uno stato mentale intriso di tensione e pericolo. L’artista esplora il concetto di fuga, sia da sé stesso che dall’ambiente esterno, riflettendo sulle proprie emozioni. La frase chiave “Sembra proprio un caso, non siamo la stessa cosa, scappi via di casa, la città è pericolosa” sintetizza questo dualismo, mettendo in luce il conflitto interiore dell’artista e il senso di vulnerabilità della sua esperienza. Il testo si muove tra immagini percettibili ed impercettibili, visione e realtà. L’idea di viaggio tra dolce fantasia e pericolo si rispecchia nella produzione della canzone che, a sua volta, galleggia tra suono etereo e ritmo incisivo. A livello dinamico si è voluta trasmettere l’idea di una corsa continua intervallata da un momento di sospensione presente durante lo special. 

Il testo rappresenta un discorso fatto in testa e, proprio per questo motivo, abbraccia intenzioni reali ed ideali che si mischiano in un unico pensiero.

Ricco di emozioni autentiche ed un testo che invita alla riflessione, “Respira” è il riflesso del viaggio introspettivo di Andrea. Con la sua voce potente e parole sentite, invita gli ascoltatori ad unirsi a lui in questa avventura musicale.

Questo brano va ad anticipare l’EP d’esordio dell’artista di prossima uscita dal titolo “Città pericolosa”, che rappresenta un viaggio tra realtà ed alterazione: è tra questi due opposti che orbitano le canzoni di Andrea Piersimoni. 

Andrea Piersimoni, classe ‘02, cresciuto a Isernia, in Molise, si trasferisce a Milano per ampliare i propri orizzonti artistici. Dopo la pubblicazione dei primi singoli “Giungla”, “Pareti Bianche” e “Udallare”, sull’onda di una musica che salva, esordisce con un nuovo progetto introdotto dal singolo “Raccontami”. Il brano in uscita il 22 marzo 2024 è “Fino al cielo”, seguito dal brano “Respira” in uscita il 19 aprile, entrambe anticipazioni del nuovo EP dell’artista “Città pericolosa”.

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